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L'Editoriale

TRIVENTO TRICOLORE

TRIVENTO TRICOLORE

Per il prossimo 17 marzo 2011, festa nazionale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, rivolgiamo un appello a tutti i Triventini perché espongano sulle proprie case la Bandiera Italiana.
Un appello speciale lo rivolgiamo ai giovani perché rivestano con il Tricolore la ringhiera del Monumento dei caduti in Piazza Fontana. Con questo gesto dall’alto valore simbolico le nuove generazioni si stringerebbero in un abbraccio ideale ai propri avi che sono morti per l’Unita d’Italia.

Trivento Tricolore può essere un momento dalla forte valenza identitaria ed una occasione significativa per riscoprire la dimensione collettiva della nostra città.

In merito alle manifestazioni per i 150 anno dell’Unità d’Italia è bene ricordare che Trivento è l’unica città molisana che partecipa alle Celebrazioni Nazionali con una iniziativa (www.eguaglianza2011.it) approvata dal Comitato dei Garanti presieduto da Giuliano Amato.

Un'imagine del Tricolore

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Pubblicato il 14 Marzo 2011

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N. 26 risultati trovati
Rosanna Carosella - 8 Giugno 2011 alle ore 15:24
Ringrazio la redazione per aver pubblicato le mie foto. La primavera rende la mia terra più luminosa e non potevo fare a meno di ritrarla. Non solo, in occasione del 2 giugno la mia Trivento si è vestita a festa.. imperdibile! Solare, incontaminata, io la vedo così. Dedico le mie cartoline a tutti triventini, vicini e lontani... solo per Voi....Saluti da Trivento.
Rosanna Carosella - 9 Maggio 2011 alle ore 14:58
Da che mondo è mondo gli affari più inquietanti e che hanno reso di più hanno riguardato l'essere umano. La sua dignità spesso è stata barattata, comprata e svenduta. Credendo che l'autore della compravendita facesse i suoi interessi l'uomo si è affidato a mani sbagliate e diaboliche. Naturalmente il mio discorso va oltre la politica. E poi l' impegno personale non deve essere considerato un' idea ma deve coincidere con la realtà di tutti i giorni. Che cosa aspettiamo?
Lorena - 9 Maggio 2011 alle ore 13:40
Alcune precisazioni in merito a quanto ho scritto ieri, è chiaro che dobbiamo volere il bene e lo sviluppo del nostro territorio, le mie affermazioni iniziali volevano essere solo una provocazione per spingere le persone a una riflessione seria e costruttiva. Sono daccordo con chi sostiene l'idea di un impegno personale, ma sono anche del parere che l'elettore nell'esprimere la propria preferenza dà l'incarico al politico di operare il bene comune; ciò che occorre cambiare è il modo di fare politica; da sempre è stata considerata affarista.
maurizio scarano - 9 Maggio 2011 alle ore 9:44
Scusate, l'ultimo anonimo ero io.
Anonimo - 9 Maggio 2011 alle ore 9:42
Condivido quanto sostengono, Doma, Lorena, e Rosanna che, pur in maniera diversa, sentono la necessità di invertire le logiche da terzo mondo che hanno dettato gli obiettivi (??) e i tempi della politica a Trivento da molto tempo a questa parte. L'analisi di Lorena è difficile da accettare ma contiene molte verità, a mio giudizio, anche se non condivido minimamente la necesità di puntare sul rilancio della zona industriale per ridare fiato alle speranze di uno sviluppo del territorio. Non dico sia stato un errore pensarla quando è stata pensata; oggi però è anacronistica. Credo che lo sviluppo debba essere collegato alle risorse del territorio e in questo senso alcune attività artigianali debbano essere incentivate, così come le strutture truristiche, la formazione, ll'agroalimentare, la cultura, il centro storico etc. etc. Ho già avuto modo di parlarne e non voglio essere prolisso. Spezzerei, secondo me, questo giro vizioso delle responsabiltà, se vadano, cioè, attribuite alla politica o ai cittadini di Trivento. Non c'è distinzione: è il rapporto fra politica e società che è stato viziato all'origine. Questo, sia chiaro, non vale solo per Trivento. Per Trivento, però, assume ora una dimensione drammatica perché penso che si sia a una svolta: o si è in grado di progettare il futuro oppure Salcito, Roccavivara, S. Biase e via via discorrendo sono già lì a farci capire quale sarà il futuro di Trivento.
Rosanna Carosella - 9 Maggio 2011 alle ore 9:09
Le previsioni pessimistiche di Lorena non l'accetto. Il nostro paese merita il meglio comunque e sempre. Non è tanto la politica che non ha saputo amministrare risorse e capitali quanto noi stessi. Bisogna rivedere la politica personale di ognuno, il nostro approcciarsi con il bene comune e chiedersi, ma oggi che cosa ho fatto per il mio paese? E' da qui che bisogna partire, se aspettiamo che qualcun'altro faccia qualcosa per noi stiamo freschi e soprattutto non usciremo mai da quel circolo vizioso di favoritismi che conosci bene. Coraggio, ce la possiamo fare!Arrendersi è troppo facile. Metticela tutta.
Lorena - 9 Maggio 2011 alle ore 0:58
Se a Trivento vince chi ha ricoperto incarichi comunali con totale incompetenza, vuol dire che bisogna riflettere. Il nostro paese non merita nulla, merita solo di continuare a finire nell'abisso. Chiedo scusa se parlo con crudezza di termini, ma questa è la verità,è facile riempirsi la bocca di belle parole durante le campagne elettorali e poi vegetare. Eleggere chi ha gestito la cosa pubblica in modo squallido e inefficiente significa far trionfare l'illegalità,l'inattività. Se i cittadini voglio questo devono anche avere l'umiltà di accettare le conseguenze della colpevole inerzia dei candidati che andranno ad eleggere. Non devono lamentarsi, Trivento sta diventando un paese abbandonato completamente al suo destino. I cittadini devono rendersi conto di votare chi fornisce la garanzia di un impegno serio e produttivo,chi ha il coraggio di cambiare questo paese e di cambiarlo radicalmente. Il nostro territorio potrebbe offrire posti di lavoro, partendo proprio dalla zona industriale, invece la zona si è ridotta a un cumulo di erbacce, fabbriche mai nate, sono stati buttati all'aria milioni e milioni di denaro pubblico, per vedere alla fine lavorare solo poche imprese; il resto è deserto.La strada è rovinata, interamente dissestata e piena di buche. La zona industriale doveva essere il fiore all'occhiello della nostra comunità, è diventata il disinteresse di tutti. Chi ha avuto il coraggio e la volontà di impegnarsi in prima persona per il bene del nostro paese e senza secondi fini, è stato ricompensato con una manciata di voti e trattato a pesci in faccia. Chi invece ha avuto la volontà di impegnarsi in prima persona per sistemarsi, per i favoritismi e per parentopoli, è stato ricompensato con un mare di voti e applaudito. Questo è Trivento e questa è la mentalità dei triventini. Fino a quando ci sarà questo modo di agire le cose andranno sempre peggio, non ci sarà mai una ripresa, si vedrà sempre il buio e mai la luce.
Doma - 8 Maggio 2011 alle ore 18:53
In tutte le campagne elettorali si parla sempre di portare avanti il nuovo , le novità, i giovani...ma mio avviso non sempre "nuovo" significa voglia di amministrare e di prendere opportune decisioni politiche che abbiano nel breve e medio termine un riscontro positivo sul territorio e nel sociale. Per fare questo, il nuovo ha bisogno della guida , senza secondi fini, di "vecchi " amministratori e di una grande voglia di fare. Oggi in particolare al nostro paese servono competenze politiche, dedizione al lavoro (con impegno fisico e mentale ,forse, giorno e notte) , cortesia verso la gente, apertura ai problemi della popolazione ed assenza completa di giochetti politici di pseudo rapprensentanti o segretari di partito che pensano di saper fare o di pianificare ma che finora hanno conseguito solo enormi sconfitte politiche, annientando così la voglia da parte di noi giovani nel cercare risposte proprio nella politica. Non a caso negli ultimi dieci / quindici anni il nuovo , essendo stato preso solo come slogan elettorale , ha portato, salvo rare eccezioni che hanno svolto e svolgono bene il loro mandato, solo molti guai. Pertanto invito di cuore gli elettori triventini a sfruttare l'opportunità del voto e a guardare bene in faccia la realtà e promuovere chi veramente tra i candidati ha fatto bene per il paese e saprà fare altrettanto bene nell'imminente futuro. Questo è , a mio avviso, il migliore augurio che si possa fare oggi ai triventini. Buone elezioni! Sinceri saluti dall'estero
un elettore di centro sinistra - 8 Maggio 2011 alle ore 13:38
questa mattina mi è capitato tra le mani un documento sottoscritto dal Sindaco Mazzei nel quale si perora la causa della candidatura del rappresentante farmaceutico prestato alla politica per dispensare suppostine ovvero suppostone: è questa la conclusione cui sono giunto dopo avere ascoltato attentamente il suo "comizio" (una difesa dell'operato dell'amministrazione comunale) senza che fornisse in alcun modo il perchè dovremmo essere felici di scegliere il felice che porta il nome del Santo Patrono. il suo un intrvento insipido, privo di obiettivi, di propositi nessuna politica per il territorio, per l'istruzione, per il lavoro..... attenzione è il nuovo che avanza!!!!!! la Fanelli?...... improponibile mi dispiace ma non voto
Anonimo - 6 Maggio 2011 alle ore 13:54
basta la sua presenza per inquinare tutto. mi fa piacere che riconosci che come sindaco ha combinato guai. E questo basta e supera
anonimo - 6 Maggio 2011 alle ore 8:12
penso che la provincia non va in dissesto perchè non fa mica il presidente
Anonimo - 5 Maggio 2011 alle ore 13:03
ed anche la Provincia va in dissesto

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