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L'Editoriale

NATALE

Le 1312 luci di Piazza Fontana
Guarda le foto!
NATALE E' proprio la perenne ricerca di una (altra) strada (anche per il sito) che ci rende "inquieti" finché non troviamo la meta.
I Magi furono guidati da una Stella. Agostino d'Ippona dal Bambino che quella Cometa annunciava.
E noi viandanti del terzo millennio sulle strade di Trivento (e del mondo) come faremo a trovare la strada?
Nel nostro confuso e disordinato riflettere stiamo faticando molto a muovere qualche passo nella direzione giusta.
Forse proprio perché non sappiamo quale sia la giusta direzione.
D'altronde i ripetuti appelli lanciati da queste pagine non sono finalizzati a indicare una meta certa, ma piuttosto a cercare un percorso condiviso.
Così (ancora) non è (stato).
La nostra condizione di viandanti però non ci consente di indugiare.
Ed allora di fronte al Natale incipiente ......... proviamo ad accendere una Luce!
Ci faremo carico di illuminare gli alberi di Piazza Fontana.
Scelta questa che risponde in modo semplice a quel "io e non altri. Ora e non domani."

Iniziativa dal forte impatto visivo, che emotivamente evoca la Bellezza, ma che vuole essere soprattutto preludio e metafora del Natale delle nostre Speranze.
LuminosaMente!

 

GUARDA PIAZZA FONTANA ILLUMINATA CON LE LUCI DI NATALE

PIAZZA FONTANA ILLUMINATA CON LE LUCI DI NATALE
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PIAZZA FONTANA ILLUMINATA CON LE LUCI DI NATALE
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PIAZZA FONTANA ILLUMINATA CON LE LUCI DI NATALE
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Pubblicato il 6 Dicembre 2010

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N. 30 risultati trovati
maurizio - 24 Gennaio 2011 alle ore 11:14
Vorrei dire ad Americo che non conosco la convenzione in essere fra Comune di Trivento e nucleo indistriale di CB. Resta, però, il fatto che solo il comune su cui deve sorgere un insediamento può rilasciare il permesso di costruire. In sostanza non pùò essere realizzato un intervento contro la sua volontà, come è logico che sia.
americo - 23 Gennaio 2011 alle ore 12:45
Prendo atto delle considerazioni espresse da Maurizio sulla Centrale e ne condivido pienamente le conclusioni sul piano politico-amministrativo che coinvolgono, per azione od omissione, Regione,Provincia,Comunità montana, Comune. Montefalcone mi risulta avere aperto una vertenza contro la società gestrice della Centrale interessante il suo territorio; Trivento, mi dicono, non può farlo in quanto l'Ente autorizzante, nel suo caso, è il Nucleo industriale di CB.Ma questa non mi pare una circostanza definitiva, che possa, cioè, rendere ineluttabile una scelta che alla luce del buon senso appare negativa per il territorio. Se non è possibile revocare una autorizzazione sul piano tecnico, può essere possibile contrastarla sul piano politico o giuridico. Mi sbaglio o è tempo di elezioni ?
maurizio - 21 Gennaio 2011 alle ore 19:06
Vorrei intervenire sulla questione della centrale.Ho avuto modo, per motivi professionali, di lavorare al progetto di una centrale ad olio vegetale più grande di quella che dovrebbe essere realizzata a Trivento. Mi vengono spontanee alcune considerazioni: 1. il Molise è fra le regioni italiane che consentono il livello di emissioni più alto. In sostanza vengono rispettati i limiti nazionali, come è ovvio, ma non ci sono altri riferimenti. In quasi tutte le altre regioni, soprattutto del nord, si fa riferimento a prametri europei ed anche americani di gran lunga più restrittivi. 2. L'olio vegetale,è altamente inquinante soprattutto in termini di polveri sottili e di N0x. Sono poi presenti altri svariati inquinanti la cui quantità dipende dalle tecnolgie adottate. 3. Anche a Montefalcone deve essere realizzata una centrale analoga e poiché parliamo dello stesso ammbito territoriale l'analisi di impatto ambientale dovrebbe tenere conto della interazione dei due stabilimenti. Non credo che ciò sia stato fatto. 4. Il Molise, già massacrato dalle pale eoliche, sta dando un contributo spropositato ed inutile ad una produzione di energia che non gli serve. 5.La ricaduta economica è ininfluente sul territorio (qualche soldo per i comuni)e quella occupazionale quasi nulla 6.Le centrali vengono realizzate nelle aree fortemente antropizzate o nei comparti industriali perché lì c'è bisogno di energia. A Trivento,no. In definitiva sono in linea di principio fortemente contrario alla centrale. Non conosco,però, tutti idettagli e le ricadute economiche previste che, ripeto, penso siano prossime allo zero, ma dovrei essere più informato su questo. Il territorio molisano dovrebbe, secondo me, puntare ad altre priorità favorendo il comparto agricolo, potenziando l'offerta turistca e dotando il terirtorio di servizi per lo sport, per l'istruzione, per la cultura, per la sanità privata e convenzionata,creando posti di lavoro e nuove opportunità per i giovani. La realizzazioni di centrali elettriche va nella direzione diametralmente opposta a questa. L'importante è che si sappia e che si seguano politiche coerenti. A me pare che in tutto ciò non vi siano, né programmazione ,né scelte strategiche di fondo su cui impostare lo sviluppo del territorio molisano, con particolare riferimento alle aree interne.
Mariella - 17 Gennaio 2011 alle ore 13:20
@Angelo. In verità non mi sembra che fino ad ora su questo sito si sia discusso di amenità. Abbiamo provato, invece, ad affrontare temi che in modo diverso coinvolgono Trivento nella sua compagine sociale. Ora è emersa anche la "questione ambientale" che non è di certo meno importante delle altre, ma non dippiù. Spesso ricorre il termine "degrado" nei nostri discorsi; ma non esiste solo il degrado ambientale e paesaggistico, quello è solo il più evidente. Fino ad oggi abbiamo cercato di affrontare, invece, un degrado sommerso e più subdolo: quello sociale, che ci coinvolge tutti come cittadini, come credenti, come religiosi. Ora, riguardo la questione della Centrale, credo che abbia risposto in modo ampio, puntuale e rassicurante l'assessore Nazario Vasile. E non vedo perchè non riporre fiducia nelle sue parole e nel suo operato. Rispetto al problema dei depositi ferrosi, non credo ci sia molto ancora da discutere, poichè, la loro pericolosità è nota a tutti. Piuttosto, mi chiedo, se sei a conoscenza di simili situazioni, perchè non ti fai carico di denunciarle personalmente al Comando dei Carabinieri? Mi dirai che è nelle loro mansioni vigilare il territorio; ma a tutti può sfuggire qualcosa. Allora ti rispondo con le parole dell'articolo di partenza: devi fare una scelta "che risponde in modo semplice a quel "io e non altri. Ora e non domani.""
Angelo - 13 Gennaio 2011 alle ore 20:15
Visto che non ci sono commenti ai nuovi argomenti proposti deve dedurre che a Trivento si deve parlare solo di Gossip......argomenti seri non sono permessi.....scusate il disturbo......e votate ANTONIO...
Angelo - 6 Gennaio 2011 alle ore 10:13
Finalmente si comincia a scrivere qualcosa di serio...si cominciano ad affrontare problemi che interessano la comunità. Il problema dei depositi ferrosi è serio, come tutti gli altri e, non capisco cosa facciano le forze dell'ordine preposte al controllo del territorio.
Anonimo - 4 Gennaio 2011 alle ore 19:32
Ho apprezzato l'intervento puntuale e ampiamente informativo dell'assessore alle attività produttive Vasile, che ci tranquillizza, nel caso ce ne fosse stato bisogno, sulla attenzione con cui l'amministrazione ha seguito e segue la questione della centrale. Data l' importanza dell'argomento, che va oltre il caso in parola, collegandosi con il tema più generale della tutela ambientale come cultura e coinvolgimento diffuso,sarebbe il caso si fornissero, da parte di chi ne ha conoscenza e competenza, informazioni tecniche sui pro e contro del progetto. In tal modo anche i meno informati, come il sottoscritto, potrebbero esprimere un proprio motivato parere. Per finire, concordo con Cimarosa quando afferma che i problemi, soprattutto quelli di questo tipo, vadano contestualizzati, partecipati alla cittadinanza; penso ( probabilmente a torto) infatti che il " Comitato " rappresenti una risposta in qualche modo corporativa,fondata sulla contiguità territoriale, laddove invece sarebbe necessario una attivazione diffusa e capillare della intera comunità. E' un bell'impegno per tutti. americo
Cimarosa - 4 Gennaio 2011 alle ore 17:14
A noi cittadini non può farci che piacere leggere che c'è qualcuno che vigila sui nostri sonni, ma che sia una sorveglianza attenta. Anche con gli "ALTRI" si sperava che qualcuno vigilasse, ma così non è stato. Delle varie beghe amministrative, delle insinuazioni continue e senza senso siamo abituati e noi triventini siamo campioni in autolesionismo. Forse è ora di cambiare "Passo", di non lamentarci, di non accusare gli altri, ma di essere propositivi. Se c'è il problema della centrale a Piana d'Ischia i cittadini vanno informati e come dice Americo si istituisce una conferenza di servizio, un tavolo di lavoro, si discute e si avviano le varie forme di lotta insieme agli amministratori locali. Non facciamo, come al solito, che ci si avvolge in un aureo bozzolo e si pensa di risolvere i problemi da soli...Ormai non può essere così, i problemi vanno contestualizzati, condivisi. Considerato che abbiamo amministratori attenti a quello che succede intorno a noi, forse è ora, considerato che la passata Amministrazione non è mai intervenuta, sapere come mai il nostro territorio è disseminato di discariche di vario materiale. Discariche non autorizzate, a cielo aperto, e senza nessuna protezione (vedasi la discarica di materiale ferroso ubicata a c/da Aquasantianni prima del campo sportivo) è vergognoso, considerato l'affluenza di tifosi anche da altre città,avere quel "bellissimo biglietto da visita". Cosa dire poi dei molti tetti ancora coperti ad amianto.....Parliamone.
Ass.re Attiv. Prod. Nazario Vasile - 3 Gennaio 2011 alle ore 16:37
In merito all'articolo di Sammy del 31-12-2010 e di altri articoli pubblicati precedentemente sulla realizzazione della centrale ad olii vegetali in Piana d'Ischia, senza voler polemizzare con nessuno, corre l'obbligo precisare che tutta la questione viene attentamente seguita e monitorata dall'attuale Amministrazione Comunale che con propria Delibera Giuntale n.114 del 11-11-2010 ha ribadito la sua contrarietà alla iniziativa intrapresa da privati ed ha riconfermato il contenuto dell'ordine del giorno presentato da me nella seduta consiliare del 30-04-2008 ed approvato all'unanimità. Preso inoltre atto del parere di contrarietà per la costruzione della centrale espresso dalla consulta delle attività produttive nella seduta del 06-11-2010. Ha fatto seguito in data 11-11-2010 un sopralluogo tecnico svoltosi prima nella sede comunale e poi sul posto per l'autorizzazione alla costruzione di un pozzo artesiano a servizio della centrale ad olii vegetali, nella mia qualità di Assessore alle Attività Produttitive ho fatto verbalizzare il parere non favorevole dell'Amministrazione Comunale. In quella occasione chiamai telefonicamente il Presidente del Comitato affinchè fosse presente ed esprimesse le proprie valutazioni. Allo stato attuale si attende la decisione degli uffici regionali, che sulla scorta delle controdeduzioni fornite dalla ditta interessata dovrà dare o negare l'assenso alla realizzazione del pozzo, indispensabile per la costruzione della centrale. Nel caso di prima ipotesi l'Amministrazione Comunale intraprenderà ogni iniziativa di legge per impedire la realizzazione della centrale. Relativamente ai presunti interessi non mi risulta che all'interno del Consiglio Comunale vi siano persone interessate alla costruzione della centrale. D'altra parte anche il pastificio, sito a pochi metri dalla costruenda centrale, ha posto in essere atti tendenti ad impedire l'intervento di che trattasi con argomentazioni pienamente condivisibili. In tutta questa intricata vicenda vi è stata solo la superficialità della precedente Amministrazione Comunale che non ha ostacolato l'iniziativa sul nascere, ma distrattamente, non partecipando alla conferenza di servizio, ha lasciato che la stessa ottenesse le previste autorizzazioni. Oggi si sta cercando di porre rimedio agli errori fatti da altri. Non so se riusciremo ad evitare la costruzione della centrale ma certamente combatteremo in tal senso ed in via subordinata per soluzioni alternative. Assessore alle Attività Produttive Nazario Vasile.
Anonimo - 2 Gennaio 2011 alle ore 10:58
Riguardo alla centrale di piana d' ischia, sarebbe opportuno, considerato il ragionevole dubbio che possa costituire un potenziale rischio ambientale, che l' amministrazione di trivento informasse la cittadinanza sui dati relativi in proprio possesso e,eventualmente, promuovesse una conferenza di servizio, allargata anche alle rappresentanze delle associazioni ambientaliste presenti sul territorio, in maniera da rendere il piu' chiara possibile l'operazione. Questo come primo passaggio. Diversamente ci faremo promotori, se già non è stato fatto nel frattempo da qualcun'altro, di iniziative dal basso, come si dice, a tutela dell'interesse collettivo. americo
laura de marinis - 31 Dicembre 2010 alle ore 18:29
saluto con affetto coloro che mi ricordano ed auguro a tutti un anno nuovo felice e sereno in particolare ai coordinatori di Triventinamente che ci permettono di essere la non solo con il pensiero ma anche con la visione e la opportunita' di parola.AUGURI A TUTTI!
Angelo - 31 Dicembre 2010 alle ore 18:00
Sono contento che qualcuno ha sollevato il problema della "Centrale" che si dovrebbe realizzare a Piana d'Ischia. Effettivamente in piazza si parla di tutto, tranne che di questo. Dove sono i grandi SOLONI triventini? Come mai non si pronunciano? Quasi tutti i giorni, sui giornaletti di "CRONACA ROSA" locali rilasciano interviste sui vari intenti. Forse è ora che i cittadini si sveglino e facciano sentire la loro opinione. Questa "Centrale" decreterà la morte definitiva del nostro paese. L'assordante silenzio (così si esprimeva un noto scrittore) dei nostri amministratori è inammissibile. Hanno condotto una campagna elettorale contro gli errori fatti da Corallo....e adesso?!?

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