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L'Editoriale

DOVE ERAVAMO RIMASTI…

Allegoria del Silenzio, Napoli Chiostro di S. Chiara
DOVE ERAVAMO RIMASTI... Diuturni silenti (…), quo eram his temporibus usus - non timore aliquo, sed partim dolore, partim verecondia - finem hodiernus dies attulit, idemque initium quae vellem quaeque sentirem meo pristino more dicendi. (Cicerone, Pro Marcello)
(Questo giorno segna la fine del lungo silenzio che avevo osservato, non per qualche timore ma in parte per l'amarezza e in parte per il riserbo, e offre inoltre l'occasione per esprimere, come ho sempre fatto, le mie intenzioni e le mie riflessioni)



Vincent Van Gogh, Il Seminatore
Ci si perdonerà questa citazione forse passatista – che certamente incontrerà l’entusiasmo dei nostri giovani amici Triventini che spopolano su facebook!! – ma crediamo ci aiuti a riprendere dimestichezza con l’alfabeto delle nostre ansie e delle nostre speranze.

Passata l’estate – rispetto alla quale, peraltro, si può tracciare un bilancio più che positivo, anche grazie alle iniziative di TriventinaMente – siamo alla ripresa autunnale, periodo dell’anno segnato dal dissodare e dal seminare. Anche lo sconfinato terreno del nostro sentire. Come ci suggerisce l’Arpinate.

Articolo letto N. 2959 volte

Pubblicato il 13 Ottobre 2010

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I commenti all'articolo

N. 2 risultati trovati
Americo - 19 Dicembre 2010 alle ore 11:18
Di fronte ai tuoi editoriali ci ritroviamo tutti, consapevolmente o meno, sul divano dell' analista, costretti a parlare, a raccontare,a raccontarci. Dovremmo forse chiederti l' onorario. Battute a parte, devi convenire che dei risultati li stai raccogliendo, come detto nel precedente intervento, erroneamente duplicato su questo spazio. Tornando a riferirmi agli interventi pervenuti, vorrei dire che, quando vengono introdotti argomenti di grande rilevanza, mi riferisco alla questione dei piani urbanistici e di valorizzazione del centro storico affrontata da Maurizio e Mariella oppure alle tematiche inerenti i cattolici e la Chiesa locale, grandi attori con ruoli sempre più marginali nella realtà concreta o ancora alle problematiche culturali diversificatamente delineate in precedenti interventi, sarebbe opportuno impegnarsi ad alimentarne l' approfondimento e la partecipazione. Questo deve costituire una tua attenzione particolare; altrimenti gli argomenti sfuggono, si perdono e con essi la possibilità di rintracciare un filo conduttore. Saluti e buon lavoro.
Anonimo - 14 Novembre 2010 alle ore 9:05
E' un diario collettivo questo sito, un quaderno di dolori, una raccolta di riflessioni e di appunti vari, di tipo intimistico, a volte, politico-socio-culturale la maggior parte. E' un quadro ancora molto incompleto della nostra realtà, nel senso che sono troppo pochi gli interventi di un qualche significato, ma alla fine almeno uno spaccato sociologico lo otterremo. Che non è un risultato da poco; può servire a dare indici utili a conoscerci meglio , comprendere i modi di pensare delle persone, le loro priorità ed esigenze, le virtù e le volontà. Se non è politico tutto questo! Un abbraccio,